alla HP

indietro

Pescara 26\27\28 agosto 2002

CANTARE A SCUOLA: BASI DIDATTICHE PER L'INSEGNANTE

docente M.° JOSE' MARIA SCIUTTO

stage organizzato dal centro studi per la didattica musicale KAMERTON

_______________________________________________________________________

Gli aspetti principali di una buona didattica corale sono principalmente tre:

 

1)la lettura musicale poiché un coro non può cantare a orecchio

3) la corretta gestualità nella direzione    come dirigere e farsi capire dal coro

2)L'educazione della vocalità, perseguita mediante esperienze di tipo ludico.

   

   Riporterò qui solo ciò che è frutto della mia personale esperienza: tutto ciò di cui parleremo è già stato da me ampiamente sperimentato da molti anni. Mi è capitato di dirigere molte formazioni diverse, di ogni tipo e  livello, ho dovuto inventarmi tante cose utili allo scopo formativo e affrontato anche tanti tipi di problemi, come per esempio quello del cantare ad orecchio. L'inizio del lavoro strettamente "musicale" inizia solo quando il coro ha appreso in pieno la lettura delle parti. L'adozione di metodi tradizionali per l'apprendimento della lettura musicale non è certo la cosa più attraente per il coro. In collaborazione con altri colleghi del settore ho ideato un metodo globale, che permette di raggiungere un uso corretto della voce e una prima abilità di  lettura musicale , puntando soprattutto sull'esperienza pratica di tipo ludico.

=================================================================================

Iniziamo con l'esaminare l'aspetto della

1)la lettura musicale poiché un coro non può cantare a orecchio

 

Primo esempio pratico in forma di gioco grafico:

    §  il maestro esegue con la voce un suono acuto lungo e chiede agli allievi di indicargli come disegnarlo sulla lavagna:

_____________________________________________________________________________

poi disegna egli stesso una linea a curve continue e chiede agli allievi di cantargliela

esegue con la voce una serie di suoni molto staccati e chiede agli allievi di disegnarglieli:

:::.*,;.::.++**.:: ...° *+..::...'

al contrario disegna delle linee oblique chiedendo loro di cantarle , con la voce e con il movimento

/ / / /  \ \ \ \

l'esecuzione di ogni segno viene accompagnata con il movimento del corpo, con il gesto della mano.

Nel primo esperimento emerge subito il concetto di suono lungo, suono corto, pausa, staccato, grave , acuto, contrappunto, canone.

nel secondo esempio la forma A B A, la forma del lied.

 

1)  ///  ***.:: ..:: ...° *.:: .*.:: .* \\\

 2)______

   3)**.:: ...° *__________**.:: ...° *

l'alternanza di un gruppo con un solista nell'esecuzione , consente di avvicinare il bambino al concetto di concerto grosso e rondò.

A   B   A  C  A

Si consiglia in questo abbozzo di partitura di scegliere 3  ragazzi nel ruolo direttoriale per variare la lezione, affidando ad ognuno un gruppo di compagni e una linea melodica da eseguire con la mano e da far eseguire al proprio gruppo, dietro il loro precisa segnalazione.

Nel suo libro per l'addestramento elementare dei giovani musicisti, Paul Hindemith indica il cuore quale metronomo naturale. 

    §  Esercizio di ascolto del proprio battito cardiaco:

Poggiare  la mano sul cuore o sul collo , individuare il proprio battito ad occhi chiusi concentrarsi su di esso e con il dito dell'altra mano rivolto verso l'alto imitare il movimento del metronomo. 

Questo esercizio aiuta a sviluppare la consapevolezza del proprio ritmo interiore.

L'esercizio viene rifatto dopo aver praticato alcuni salti e movimenti del corpo, finalizzati a fornire l'accelerazione del battito.

 

     § Alla lavagna vengono segnate quattro linee verticali e si invitano gli allievi a ripeterle con lo schiocco delle dita. Le irregolarità vengono subito corrette per assicurarsi che tutti guardino la lavagna e leggano con precisione.

|  |  |  |  |  |  |  |  |

 

il Maestro prova ora ad eseguire contemporaneamente agli schiocchi il suono lungo con la voce.

suono lungo___________

schiocchi|  |  |  |  |  |  |  |  |

Il gruppo viene diviso in due  gruppi e si affida, alternandoli, i diversi ruoli ritmo e suono ed infine si esegue contemporaneamente la linea battendosi il tempo. Lo schiocco potrebbe essere sostituito dal battito dei piedi.

 Si procede con la modifica alla lavagna del frammento alternandolo alla pratica immediata a prima vista:

_____  _____

|  |  |  |   |  |  |  |,

 

|  |  |      |  |  |  ,

_____  _____

|  |      |   |  |  |  |,

 

  ___       ___

  |  |  |      |  |  |,

ecc.

 

Modificando la linea orizzontale o le verticali si creano cellule ritmiche diverse che i ragazzi eseguono a prima vista. Non è importante che esse vengano riprodotte con precisione , l'importante è che si acquisisca il concetto, l'idea in generale. Questi esercizi hanno la finalità di sviluppare il senso ritmico interiore.

 

Poi si può relazionare il segno con il concetto di durata propriamente detto, tratto dalle regole tradizionali, paragonando le righe e le caselle sperimentate alle relative durate di semibreve, minima , semiminima ecc.

 

 Molto validi soni certi metodi utilizzati un po' dappertutto,che tutti conosciamo, come  Kodalj, Goitre ed altro.

 

Per me si può associare il valore delle note ad alcune parole, come per es.:

 

q= va

h= sto-o

 

 pausa= schhhh!

 

scrivere una semplice melodia utilizzando questi due valori e la pausa , su una sola nota, preferibilmente il la ed invitare i bambini ad eseguirla utilizzando le sillabe e i tu.

 

 Si formuli sotto quella melodia con il la un'altra melodia con il re ed eseguirla.

 

alternare l'esecuzione tra maestro e allievi, e tra due gruppi di allievi.

 

Mimare la posizione della nota con le braccia.

 

cambiare la scrittura delle melodie alla lavagna per poter variare le esecuzioni.

 

cantare a 2 voci in ordine progressivo

 

 

======================================================================================

 

3) la corretta gestualità nella direzione    come dirigere e farsi capire dal coro

 

tecnica della direzione

 

  Un direttore deve avere la percezione esatta di ciò che vorrebbe ottenere, è necessario ascoltare molto il suono che si produce.

  Il compito del direttore di coro dovrebbe svilupparsi verso due direzioni: la preparazione del coro e la direzione del brano. Col corpo e il gesto si deve diventare attori, mimi,giocolieri del gesto direzionale per dare corpo alla musica e per trasmetterla secondo la propria personalità che è unica. Ognuno ha la sua personalità, ognuno troverà la propria maniera di dirigere.

 E' molto più facile dirigere gli staccati che i legati nell'orchestra, ma nel coro è vero il contrario, perché il canto è gesto morbido.

 

illustrazione dei principali gesti ritmici e posturali:

 

idea di un muro da imbiancare , imitare il pennello che sale e scende sulla parete .

 

esercitare  entrambe le bracci nelle varie direzioni, morbido il busto e le braccia.

 

binario:  a mani vicine disegnare due movimenti verticalmente

ternario: immaginare un abete di cui seguire il profilo in aria

quaternario: le braccia allargate , disegnare una  traiettoria parallela , poi verso il centro e di nuovo verso l'esterno.

 

esercizio del tempo con una mano e del crescendo e diminuendo con l'altra, per l'indipendenza delle braccia.

 

Mentre si esegue la cellula ritmica con la dx, la mano sx sale lentamente e morbidamente, il polso gira e la mano scende lentamente il poso gira ancora, senza interrompere il gesto.

 

il 6/8 si batte  in due, il 9/8 in tre, il12/8 in quattro.  Il 5/4 corrisponde a un 2+3 oppure a un 3+2

 

 dinamica. abbiamo tre aspetti indissolubili nello stesso gesto.  Le braccia si dispongono allargate a diverse altezze a seconda:

 

dell'intensità: f mf p o pp, tengono conto 

dell'articolazione: marcato , legato o staccato e 

del tempo: lento , moderato o veloce.

 

 Corone: 

  La corona si annuncia sempre con le mani aperte in avanti che producono un movimento circolare di chiusura, piccola o grande a seconda della sonorità che si vuole. Nel caso di contrasto si anticipi il gesto che prevede la sonorità successiva. Il cerchio produce dinamica del suono coronato.

 Quando un coro termina con una frase lunga e una corona, potrebbe andare incontro alla perdita di colore del suono finale.

 

 

 

la cosa più difficile della gestualità direttoriale è riuscire ad andare quell'attimo prima dell'organico, ma non troppo, perché altrimenti li perdiamo, non è proprio il caso andare loro dietro.

 Il direttore deve trasmettere al gruppo:

 

1)il tempo, la velocità.

2) la dinamica  

3)l'articolazione , il carattere della musica

 

 

Il direttore inizia pensando prima il tempo che il coro dovrà eseguire e il gesto preparatorio di partenza dovrà apparire all'organico molto sicuro, perché da esso dipende l'intera esecuzione.

 

   Prove pratiche di una frase di 2 /4 eseguita a velocità diverse. Attacco in levare: Disegnare il movimento subito precedente a quello che si deve eseguire.Evitare di muovere la testa e la faccia, solo dalle mani si legge il gesto. 

   Concentrare l'energia nelle mani soltanto, perché se usiamo anche la testa o gli occhi, aumentiamo o raddoppiamo l'energia che si vorrebbe trasmettere.Procedere con le prove pratiche con tempo ternario e  quaternario

  Preparare il battere sempre con il levare precedente.  Ogni movimento in più delle mani può essere motivo di informazione, un messaggio in più. Evitare di stringere i pugni nella posizione di partenza o modificare la postura nella fase di richiamo dell'attenzione prima di cantare.

 

 Questa posizione di partenza esprime al gruppo il carattere del brano, evitare atteggiamenti contrastanti con ciò che si vuole ottenere, perché disorientano i coristi nell'attacco.

 

______________________________________________________________________________________________

2)L'educazione della vocalità, perseguita mediante esperienze di tipo ludico.

consigli di tecnica vocale

Parlando dell'aspetto vocale valuteremo che è molto importante che i bambini imparino a usare bene il proprio apparato vocale, non solo per cantare , ma anche per parlare.

  I ragazzi cosiddetti stonati in realtà non esistono, ma esistono solo ragazzi con problemi. E' traumatico per i bambini sentirsi chiamare stonati e spesso solo questi marchi pronunciati dalla famiglia o dalla scuola determinano questo blocco.

 Tra i ragazzi con problemi rientrano i bambini down e quelli afoni che presentano  noduli o malformazioni. Come già accennato, i maschietti maturano più soggezione della loro voce bianca e tendono ad oscurarla. In seconda-terza media non riescono a cantare in buona parte a causa del cambio, ma soprattutto perché non hanno mai cantato adeguatamente  prima. 

 I ragazzi veramente allenati ad usare la voce, quando verso i 16 anni diventano baritoni o bassi o tenori, possono tranquillamente usare il registro di testa, cantando da contralto.

 

 La timidezza è un altro fattore di incapacità vocale. I giochi vocali come  per es. I suoni degli indiani, i suoni che salgono e scendono glissando, come la sirena dell'ambulanza , esercizi liberi dall'intonazione, perché altrimenti a coloro che hanno problemi non facciamo altro che dimostrare in continuazione che non ce la fanno.

 

   Respirazione e intonazione

 La preparazione tecnica è importante , ma non così urgente. Prima di tutto fate Musica con i bambini, perché si divertano e imparino a stare insieme,poi si passi gradatamente alla tecnica, senza costrizioni,capiranno da soli l'utilità della tecnica per il raggiungimento dei risultati.   

  Evitate di parlare troppo con i bambini per non assistere a fenomeni di rifiuto e stimolare la tendenza ad interrompere che essi hanno naturalmente. E' essenziale stabilire tra maestro e bambini un tipo di comunicazione attraverso i suoni. Non dire : "ora fate piano," ma indicare con i gesti quello che si vuole.Loro impareranno a comprendere ciò che vogliamo.

 

        Per coloro che intendono iniziare i ragazzi alla lettura musicale e contemporaneamente alla pratica polifonica, sto scrivendo un metodo per avviare i bambini a questa attività che comprende brevi esercizi preparatori , piccole formule e primi brani a 1.2.3 voci, che nel tempo permettano loro di cantare anche musica contemporanea.

 

La vocalità del bambino dipende anche dalla lingua di appartenenza, pertanto si incontrano tante differenze nella vocalità europea.

 Es: I tedeschi devono un po' chiarire per produrre più armonici, per gli italiani è il contrario.

Non esiste pertanto una sola vocalità. Anche la sensibilità e l'esigenza del direttore determina le diverse vocalità, come pure i diversi repertori.

   Se si vuole cantare generi diversi, come il rock, la musica leggera, è necessario aprirsi mentalmente alle diverse vocalità.

 

 vocalizzi

  I bambini cantano con voce più armonica nel registro medio alto e non viceversa. E' un errore  far iniziare i vocalizzi con il do centrale, perché si creano problemi di impostazione e i bambini inventano sonorità che imitano cose già ascoltate , ma che sono scorrette per loro e compromettono la morbidezza e l'esatta emissione del suono. 

  E' opportuno iniziare i vocalizzi sul  mib , salire di grado e poi scendere fino al do centrale e vi accorgerete che le note gravi escono più leggere e intonate, senza sforzo.

 Eseguire due note all'ottava ascoltando le vibrazioni sul petto prodotte dalla prima nota e afferrando i capelli alla sommità della testa per emettere la seconda, immaginando che questa esca dalla punta della testa.

 Ripetendo alzare le sopracciglia quando si esegue la nota acuta, favorendo il suono a posizionarsi con l'aiuto della maschera facciale.

 

 Anche i brani per cantare è preferibile sceglierli in tonalità di Fa, sol e la., perché si sviluppano nella regione più giusta per loro. Non preoccuparsi per i diversi timbri di contralti e di soprani, perché tutti i bambini possono arrivare in alto, se eseguono i vocalizzi con leggerezza, senza sforzo, facendo passare l'aria "dietro". La vocale u è la migliore per il suono di testa. Utilizzando la nei vocalizzi, i ragazzi stessi scoprono da soli una vocalità più bella, un suono più pieno.

 I maschietti delle volte non vogliono eseguire i suoni con il registro acuto, perché si sentono ridicoli, essendo per loro naturale identificarsi con la vocalità paterna. Cercare dolcemente di convincerli facendo loro ascoltare qualcosa eseguito da uomini in falsetto, o bambini esperti nell'uso di quel registro. Se trovano modelli di riferimento è più facile farli applicare.

 

 "Triangolo delle vocali": metodo per utilizzo delle risonanze naturali secondo la tecnica dell'Escolania de Monserrat.

 

 

E' la rappresentazione grafica della posizione delle vocali mentre si canta.   (figura tratta da pag.52 del metodo "Il fanciullo cantore" Ireneo segarra Escolania de Monserrat, versione italiana, trad. P. Colino)

  L'esercizio dell'emissione delle vocali secondo il triangolo è utile per prendere coscienza della loro effettiva posizione nella gola. Osserviamo che la A, la E e la O si producono più avanti e risultano più aperte della I e della U.

 Effettuare l'emissione con auto ascolto attento alla ricerca della posizione e chiedere ai bambini di provare a spostare la I verso la posizione della U e la A verso la posizione della O, il bambino prenderà coscienza di nuove possibilità.

 

 

solo in forma ludica i bambini accettano di cantare,altrimenti è difficile per loro comprendere tutto.

 

 L'ausilio di strumenti dà ai ragazzi incerti una mano verso l'acquisizione di maggiore sicurezza.

Gli strumenti didattici che si usano per educare i bambini siano sempre ben accordati , non consegnate ai bambini oggetti scadenti e deteriorati, perché è controproducente  per la loro formazione. Qualcosa dello strumentario Orff bisogna procurarsi, perché è senz'altro molto utile.

 

 

prova pratica: Gioco della vipera cantora.              

 

schierati in piedi si procede con gli esercizi di respirazione per l'uso corretto del diaframma, pensando che si tratti di un pallone situato dentro la pancia che noi gonfiamo attraverso un tubo immaginario che inizia in bocca. Gonfiando il pallone senza sollevare le spalle noi proviamo ad imitare il verso della "vipera cantora" , emettendo  una lunga sssssssssssssssssss................ fino all'esaurimento del fiato. Non ripetere troppo a lungo per evitare giramenti di testa dovuti ad eccessiva ossigenazione.

 Lo stesso esercizio, preceduto da un'ampia respirazione ed emettendo delle s..s..s..s..s.. staccate e forti.

In seguito la vipera cantora , durante la sua esse, vuole diventare una vipera "molto cantora", allora emette un suono acuto con la u, a partire da verso la metà della sua esse fino alla fine del fiato. sssssssssssssssuuuuuuuuuuuuuuuu!!!!!!!!!!!!!!!

 

 L'esercizio è efficace perché, avendo già fatto tutto il processo preparatorio di respirazione e di apertura del diaframma, la produzione vocale è corretta ed è possibile ascoltare l'impostazione vocale del registro acuto di gran parte dei bambini.

  Infine immaginiamo  che la vipera cantora al momento di cantare non ne abbia più voglia... allora cantiamo noi, solo la U acuta .uuuuuuuuuuuuuuu!!!!!!!!!!!!!!!

 Si raccomanda la pratica graduale di questo esercizio, senza cercare di ottenere subito tutto.

 

     Utili sono anche i giochi di canto con gesti chironomici sui cinque suoni, i giochi di canto  a due gruppi con gesti chironomici, sempre su cinque suoni.

Si può poi passare ai giochi di canto per lettura con pentagramma e 5 suoni (do-re-mi-fa-sol). Indicare i suoni ed eseguire. Inizialmente cantare solo il grado congiunto tenendo conto che i soli intervalli per ora  possibili sono quelli che contengono la tonica o la dominante, suoni maggiormente percettibili dall'orecchio.

 

 Gesti chironomici con il corpo:

chini , braccia ai piedi DO

mani alle ginocchia RE

ai fianchi MI

alle spalle Fa

in testa Sol

 

Il maestro può fare i gesti e i ragazzi cantano

i ragazzi possono fare i gesti mentre cantano oppure mentre canta il maestro soltanto.

 

E' importante  produrre questi cambiamenti di ruoli e questa varietà di esecuzione.

 

metodo d'insegnamento di un canone a 3 voci ( Ubaldi . cantintondo pag. 132)

 

Nell'esaminare un canone, per esempio, prima si lavora all'aspetto ritmico, poi a quello melodico, poi alla pronuncia corretta del testo e all'emissione vocale controllata, infine al brano.

 

Per l'analisi ritmica suggerisco una lista di parole,:

 

Va, tu, ( o città con una sillaba:Rho, Stra,) =q

cot-to, gat-to=ee

Stoo=h

Sal-to (croma col punto e semicroma)e.x

si, certo! gia-como=exx

certo, si! nicolò, non si può , non lo so, si farà .xxe

sin-coo-pe xex

ràpido  (terzina di crome)

càpitano, lìtigano pròsperano: xxxx

 

 

  Dopo aver analizzato ritmicamente il brano con le parole ritmiche scelte ,  sostituire le sillabe tu tu tu oppure la la la e ripetere il frammento studiato, per meglio fissarlo nella memoria. La divisione della classe in due gruppi permette la ripetizione senza annoiare, assegnando ruoli diversi , il ragazzo ha modo di misurarsi con gli altri e di superare la timidezza.

 

Analisi dell'aspetto melodico: disegnare il pentagramma con tutti i suoni compresi nel brano e procedere allo studio degli intervalli presenti nel brano, indicando i suoni in fila con strategie apposite , mirate alla memorizzazione delle altezze. Utilizzare pause tra un suono e l'altro, immaginare il suono invece di cantarlo, alternare suoni forti a suoni deboli,alternare il gruppo con il solo.

 

  Dopo aver analizzato i singoli intervalli, si passi all'ascolto della melodia al pianoforte. quando si produce la pronuncia del testo, occorre farlo con la scansione ritmica già consolidata.

 

 Dopo una prima riproduzione con il testo,ripetere con fonemi U e O  che consentano di impostare correttamente la voce nelle note acute, spostando "dietro" l'emissione.

 

 Eseguire piano, eseguire mezzoforte, eseguire lento, eseguire più veloce, ripetere con U, alternare alcuni versi con la O ecc.

 Quello che conta è che i ragazzi si abituino ad eseguire in questa modalità: l'ascolto continuato appartiene al dialogo musicale che si è instaurato tra maestro e allievi, fatto di suoni e di silenzi, di ritmo costante.

 Se entrano in questo tipo di rapporto , presto non interromperanno più il lavoro di gruppo.

 

Dopo questo accurato lavoro di preparazione si passa alla cosiddetta concertazione del canone.

 

   Nel nostro canone, è bene associare le singole frasi con un movimento del corpo. Ogni frase ha un testo con un significato, si può cercare con i ragazzi un gesto differente che lo ricordi. Poi il pianoforte esegue il brano e i ragazzi fanno i gesti stabiliti. Si recita il testo ritmicamente e si fanno i gesti, si divide in 2 gruppi e si sperimenta il canone nelle diverse modalità , fino al canto definitivo con il testo. L'esecuzione a più voci deve essere fatta di seguito. sfruttando come abbiamo già visto ritmiche, espressioni e dinamiche diverse, allo scopo di rendere la cosa più divertente e varia.

 

 L'improvvisazione corale è un'attività utilissima che i bambini gradiscono molto: si improvvisa allo strumento un giro di accordi, oppure un basso ostinato, ripetendolo a lungo sottovoce e invitando i bambini a vocalizzare sopra liberamente nuove melodie.

 

 I testi dei canti, anche in lingue diverse, che non rappresenta un problema per loro, siano piuttosto corrispondenti al loro vissuto affettivo. Evitare argomenti poco adatti. Preferire il Folklore di tutto il mondo e cercate di riscattare il folklore italiano , tanto dimenticato e tanto prezioso. Non esiste un altro paese con una varietà così grande di dialetti e di fonemi linguistici, è un vero peccato lasciar perdere tali repertori popolari.

 

libri consigliati : 

iniziazione al flauto dolce, Mario  Videla Ricordi- Ritmi latino americani a 2-3 flauti dolci

Cantintondo di  Ubaldi  e  Delfrati leggere prologo.

violeta gainza : materiali e metodi, raccolte varie iniziazione al pianoforte

Musica medioevale e rinascimentale consigliata:

alfonso el sabio Cantigas de santa Maria.html ,laudi  a una voce, 

 

 

indietro