Comunemente denominata dei Sacconi
ORGANO COSTRUITO DAI FRATELLI VINCENZO E DOMENICO RICCI DA VERUCCHIO 1780 opera XVa
e proveniente dalla Chiesa di S. Maria colonnella di Rimini (via Flaminia)
Località: Regione Marche, provincia di Ascoli piceno, Comune di Ripatransone, Diocesi di Ripatransone e Montalto-Marche.
Edificio: Chiesa Comunale dedicazione di S.Rocco, facciata del XVI° secolo, interno del XIX°secolo. Indirizzo : Corso Vittorio Emanuele 108
Autore e data: Fratelli Domenico e Francesco Ricci da Verucchio (Forlì) 1780
Ubicazione: in cantoria, sopra la porta d’ingresso. La cantoria è applicata alla parete , parte integrante di struttura architettonica, comprendente un portale con bussola sottostante, in legno retta da colonne. Parapetto in legno , diritto, diviso in tre sezioni rettangolari, di cui la centrale parallela alla parete e le laterali divergono verso l’esterno, senza decorazioni
Pianta della cantoria:
Cassa e Prospetto
: Cassa indipendente, accostata alla parete, verso l’angolo sinistro della cantoria , con sportelli di chiusuraProspetto ad una sola campata, profilo piatto, non presenta fregi e decorazioni, dipinta completamente in vernice azzurra di diverse gradazioni, seconda mano sensibilmente ravvivata rispetto alla precedente, visibile ancora in alcuni punti scoperti.
Decorazione artistica: nessuna.
Canne di facciata: numero complessivo, 21. Distribuite ad un’unica campata, a cuspide. La canna maggiore, in posizione centrale, appartiene al registro di ottava ,come tutte le altre di facciata. Nota della canna centrale:SOL1, eseguibile con il 5° tasto da sin.le prime quattro note della tastiera corrispondono a rispettive canne di legno, ubicate sul fondo della cassa. Anche il registro Principale presenta in prevalenza canne in legno, anch’esse disposte dietro quelle metalliche.
Labbro superiore delle canne di facciata a mitria. Bocche orizzontalmente allineate.Liscia la superficie delle canne, nessun registro concertante in facciata.
Tastiera: Incorporata alla cassa, consolle a finestra, di 45 tasti, dal DO1° al DO5°, prima ottava corta, tasti bianchi ricoperti di osso, tasti neri in ebano. Presenza di due modiglioni laterali decorativi, in legno verniciato nero. Simile il listello frontale della tastiera, con semplice cornice. Leggìo semplice, con funzione di copritastiera, verniciato marrone, con mensola e due gancetti.
Pedaliera : a leggìo con 8 tasti paralleli (+1), estensione dal Do1° al SI 1°. Unione costante con la prima ottava della tastiera,assenza di registri propri. Pedale del timpano.
Registri: Tiranti a pomello, collocati sulla destra in una colonna verticale. Il pomello relativo al principale ha dimensioni maggiori degli altri, il sesto pomello anche risulta leggermente più voluminoso degli altri. Il primo e l’ultimo pomello sono ad incastro., gli altri a tiro. 5° pomello mancante. Nomi dei registri secondo l’esatta ubicazione dei pomelli:
PRINCIPALEOTTAVAXVXIX e flauto in XIIXXII e OttavinoXXIXCAMPANELLI
Il TIMPANO non è scritto sulla tavola dei registri, né altrove, ma le canne sono presenti nella cassa. Manca il prolungamento della catenacciatura collegato al pedale.
Nomi dei registri scritti a stampa in nero su cartellini in osso lucidati , uguali fra loro e corrispondenti ai registri presenti nell’organo. Le file acute presentano i ritornelli nei seguenti punti:
XIX e flauto in XII sul DO# II e III°
XXII e ottavino sul FA# II° e III°
XXIXI sul DO# II° e III°
Accessori:
Campanelli iniziano dal DO III°. Costituito da coppette metalliche concentriche e infilate alla medesima asta di ferro in posizione orizzontale. La percussione è affidata a sferette di legno alla sommità di bacchette metalliche azionate dai tasti.
Timpano già descritto sopra.
Manticeria Mantice a cuneo con pompa sottostante, ubicato sul lato sinistro dello strumento, azionato da stanga. Presenta cinque pieghe, corda e carrucola e regolo per il livello dell’aria. Non funzionante, perche ampiamente forato. Pesi sul mantice costituiti da blocchetti di pietra e mattoni forati. Assenza di elettroventilatore.
Struttura : esatta ubicazione dei registri all’interno della cassa.
Sul fondo della cassa verso la parete, troviamo il principale disposto in tre file e situato su somiere proprio. La prima fila situata più in profondità comprende le canne di legno del principale e del timpano, seguite da due file , una di legno e una di metallo, delle rimanenti canne di principale. Tutti gli altri registri sono sul somiere anteriore, secondo la seguente disposizione: in facciata, registro di ottava, disposto in due file, segue la XV , anch’essa disposta su due file, , così è anche per la XIX, XXII e XXIX che viene a trovarsi vicino al principale. Le prime note dell’ottava, in legno, come già accennato, si trovano sul fondo della cassa insieme al principale.
Trasmissione:
Meccanica sospesa con tavola di riduzione originale e apparentemente in buono stato. Unione tasto pedale con fili di ferro.Numerazioni sulla tavola di riduzione eseguita ad inchiostro.
Somieri: Il somiere del principale è a vento, quello degli altri registri è a tiro. Secrete dei due somieri ad anta unica, chiuse da naselli girevoli in legno. La porta del somiere è rivestita di pelle, ancora in buono stato di conservazione, come pure tutti i ventilabri, le valvole e le molle.
Crivello: costruito in legno , ha subito alterazioni, allargamenti dei buchi e presenta spaccature in varie parti, ha i sostegni cedevoli e le canne risultano inclinate.
Canne: Le bocche delle canne sono situate sopra il crivello , materiale usato per la costruzione delle canne è una lega di piombo. La presenza di piombo risulta maggiore nelle canne di piccola dimensione, che presentano maggiori deformazioni, dovuti alle temperature ed altri agenti esterni. . Canne di legno verniciate in rosso. Numero totale delle canne è 273, forse non tutte originali, considerando le deformazioni dei for del crivello.
Restauri:L’organo ha subito diversi restauri: gli ultimi due sono descritti sull’anta del somiere maestro. Il primo risale al 1922 ad opera dell’organaro Balzelli di Pesaro e il secondo e ultimo al 1957 ad opera dell’organanro Vercelli di Crema.
Stato di conservazione: complessivamente precario , deformazione delle canne, squarci posteriori di accordatura e tagli irregolari alle sommità, finestre e ricci. Su molte canne , scritti incisi nel piombo si intravedono i nomi delle note, a volte più di uno. Canne di facciata coperte da una mano di vernice argentata. Il lungo periodo di inattività e di abbandono hanno reso lo strumento completamente insuonabile.
Iscrizioni: Sul Listello frontale sopra la tastiera, all’interno , c’è un’indicazione poco visibile sui nomi dei costruttori: " Dominicus et Franciscus Fratres Veruchiensis opus XV" : Sull’anta del somiere si trovano due iscrizioni relative ai restauri e ai costruttori. La seconda iscrizione copre la prima. Si riporta qui di seguito il testo esatto:
"I fratelli Domenico e Francesco di Verrucchio fecero nel 1780. Il Priore d. Domenico traini comprò da don Oreste Capelli, curato della Chiesa di S. Maria Colonnella in Rimini nel 1921, per conto del sig. Cav. Francesco Piatti che ne fece dono alla Confraternita. L’organaro Gaetano Baldelli di Pesaro restaurò e riattò nel 1922.( iscrizione posta da d.Domenico Traini.)
….Nel settembre dell’anno 1957, essendo priore della confraternita don Augusto Jezzi, la consorte del defunto cavaliere Piatti, signora Lina, lo fece ripulire , accordare e riparare a sue spese (essendosi per il lungo uso , spaccati i mantici,) dal sig. Alvaro Vercelli di Roma , dipendente della celebre ditta Tamburini di Crema.
Il signore ricompensi i generosi benefattori. 1 ottobre 1957° A..P. R.M. don Augusto Jezzi……
Dopo brevi successive indagini si prende atto che la chiesa di S. Maria di colonnella a Rimini si trova nel quartiere Flaminia e il cognome finora ignoto dei due fratelli organari, gentilmente fornito dal dott. Oscar Mischiati
Di Bologna, risulta essere : Domenico e Francesco Ricci , organari di Verrucchio, in provincia di Forlì.
Data di stesura della presente scheda 24 giugno 1981