Alla parata militare sputò negli occhi a un innocente lui gli rispose "Questo è niente e adesso è ora che io vada" e l'innocente lo seguì senza le armi lo seguì sulla sua cattiva strada Sui viali dietro la stazione rubò l'incasso a una regina e quando lei gli disse "Come" lui le rispose "Forse è meglio è come prima forse è ora che io vada" e la regina lo seguì col suo dolore lo seguì sulla sua cattiva strada
E in una notte senza luna truccò le stelle ad un pilota quando l'aeroplano cadde lui disse "È colpa di chi muore comunque è meglio che io vada" ed il pilota lo seguì senza le stelle lo seguì sulla sua cattiva strada
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A un diciottenne alcolizzato versò da bere ancora un poco e mentre quello lo guardava lui disse "Amico ci scommetto stai per dirmi adesso è ora che io vada" l'alcolizzato lo capì non disse niente e lo seguì sulla sua cattiva strada
Ad un processo per amore baciò le bocche dei giurati e ai loro sguardi imbarazzati rispose "Adesso è più normale adesso è meglio, adesso è giusto, giusto, è giusto che io vada" ed i giurati lo seguirono a bocca aperta lo seguirono sulla sua cattiva strada sulla sua cattiva strada
E quando poi sparì del tutto a chi diceva "È stato un male" a chi diceva "È stato un bene" raccomandò "Non vi conviene venir con me dovunque vada" ma c'è amore un po' per tutti e tutti quanti hanno un amore sulla cattiva strada Testo: F.De Andrè – F.De GregoriAnno di pubblicazione: 1974 |
Canzone dal ritmo inquietante, evoca sentimenti di paura. Ambientata nei posti sinistri della strada, parla di quel personaggio misterioso che vive in agguato per adescare i più fragili, coloro che vagano senza una meta, per condurli con sé sulla via della devianza, della droga e della criminalità. Lui è sempre attento a loro e li riconosce subito, si propone come amico attento, diventa punto di riferimento e riesce sempre a cavarsela , corrompe la giustizia e si fa proteggere.
ARGOMENTI CORRELATI: problematiche del disagio giovanile: devianza, droga, prostituzione, criminalità.