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LA MUSICA NEL MEDIOEVO

La canzone d'arte di questo periodo nacque nelle corti feudali dove si coltivava l'ideale cavalleresco. Tra l'XI e il XIII secolo si svilupparono vari stili di canto profano: stili monofonici composti di sola melodia non armonizzata e in cui l'accompagnamento degli strumenti si limitava a ripetere o variare la melodia cantata. Le canzoni erano rigorosamente metriche e i loro testi erano poesie d'amore. L'epoca d'oro della canzone profana medievale si ebbe attorno al 1100 con i trovatori della Francia meridionale e della Provenza, e venne poi diffusa nella Francia del Nord dai trovieri. Loro controparti in Germania furono i Minnesänger e i Meistersinger, che vivevano e operavano nell'ambito delle corti, più tardi riuniti in corporazioni che si andarono diffondendo in quasi tutte le città. Nel tardo Medioevo si cominciarono a comporre canzoni polifoniche (con due o più parti intrecciate), soprattutto alla corte di Borgogna.

 

LA MUSICA NEL RINASCIMENTO

Durante il Rinascimento la canzone profana conobbe un ulteriore sviluppo. La scuola borgognona del quindicesimo secolo, con Guillaume Dufay, continuò la tradizione della chanson polifonica, che divenne il principale genere di musica profana dell'inizio di questo periodo. Nel Cinquecento nacque la canzone accompagnata dal liuto: le prime furono composte in Spagna, ma gli esempi migliori si devono probabilmente ai liutisti inglesi. La scuola inglese, infatti, guidata da John Dowland e Thomas Morley, fu la prima, nella storia della canzone d'arte, a raggiungere una fusione perfetta tra la musica e i versi.

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